Angelina Jolie in “Couture”: un film in cui la moda incontra la verità

Parigi. Alta moda. Il dietro le quinte, dove lo scintillio delle passerelle convive con tensioni, lacrime e drammi personali. È proprio qui che ci porta il nuovo film Couture, che debutterà al Toronto International Film Festival. E se pensate che si tratti solo dell’ennesima storia glamour di abiti da decine di migliaia di euro, preparatevi a rimanere sorpresi.

Al centro della trama c’è Maxine, una regista americana interpretata da Angelina Jolie. Arriva a Parigi per girare un video destinato a una sfilata di moda. Il paradosso? Maxine non ama la moda, considerandola uno spreco di risorse. Ma le circostanze la spingono ad accettare: un divorzio in corso, una figlia adolescente, un nuovo lungometraggio su cui lavorare e la notizia improvvisa di una malattia grave.

Sullo sfondo della sua tempesta personale, Maxine incontra due donne.
Angèle, truccatrice dal fascino francese e dal carattere deciso, e Ada, studentessa diciottenne e modella emergente originaria del Sudan. Ognuna di loro si trova davanti a una scelta cruciale, capace di cambiare per sempre il corso della propria vita.

La regista Alice Winocour è nota per saper unire la bellezza estetica delle immagini a tematiche profonde. In Couture, non mostra solo abiti scintillanti e scenografie raffinate, ma anche il lato nascosto dell’industria: come il corpo femminile viene misurato, valutato e trasformato in merce.
Sotto l’elegante superficie del film si nasconde una protesta silenziosa ma potente contro ciò che la moda spesso impone alle donne.

Nel cast troviamo Louis Garrel nei panni dell’operatore, Vincent Lindon in quelli di un medico, oltre a Ella Rumpf e Agnier Aney nei ruoli di Angèle e Ada. La data di uscita nelle sale non è ancora stata annunciata, ma oltre a Toronto il film sarà proiettato anche al Festival Internazionale di San Sebastián.