Esiste un tipo particolare di persona che entra nella tua vita non con i fiori, ma con una rete sottile. Non ci sono fili visibili — solo senso di colpa, dubbi e un lento logoramento della tua autostima. Non urla, non minaccia, non comanda. Manipola. In silenzio, con eleganza — e con distruzione. Ma sai una cosa? Da questo momento, il suo gioco è finito.
Esiste un tipo particolare di persona che entra nella tua vita non con i fiori, ma con una rete sottile. Non ci sono fili visibili — solo senso di colpa, dubbi e un lento logoramento della tua autostima. Non urla, non minaccia, non comanda. Manipola. In silenzio, con eleganza — e con distruzione. Ma sai una cosa? Da questo momento, il suo gioco è finito.
Il manipolatore crea litigi dal nulla. Ti punzecchia con “scherzi affettuosi”, tira fuori le tue debolezze nei momenti peggiori. Fa finta di non capire, dimentica com’è comodo, “si preoccupa” per te… ma dietro ogni scena teatrale c’è un unico scopo: il controllo. Se ti senti esausta, se l’ansia ti accompagna senza motivo, se inizi a pensare che il problema sei tu — non sei tu a perdere la testa. È lui, il manipolatore, che ti sta accanto.
Non giustificarti. Ogni volta che spieghi perché hai detto “no”, gli dai potere. Vuoi dire “no”? Dillo e basta. Punto.
Non discutere. Non sei in tribunale. Al manipolatore non interessa la verità — cerca solo un pretesto per continuare il suo gioco. Non darglielo.
Non reagire. L’indifferenza è l’arma più potente. Non scrivere, non chiamare, non cercare di “spiegarti bene”. Ha capito tutto. Fa solo finta di no.
Spesso permettiamo la manipolazione perché otteniamo in cambio qualcosa: un’illusione di sicurezza, di calore, di importanza. Ma chiediti: è davvero reale? Quest’uomo ti protegge davvero, si prende cura di te, ti ama? O nutre solo le tue paure per restare al comando?
Scrivi nero su bianco i tuoi confini personali. Chiari e senza compromessi.
Concediti il diritto di non essere “comoda”.
Di’ «voglio», «non sono d’accordo», «non devo». E non sentirti in colpa.
Riduci al minimo i contatti. Non è egoismo — è igiene mentale.
Se non puoi chiudere i rapporti, diventa più fredda del ghiaccio. Niente emozioni. Nessuna reazione. Il manipolatore si nutre delle tue ferite. Togligli il nutrimento.
La sicurezza in sé non è una voce forte. È una colonna silenziosa che ti sorregge mentre sorridi. Mentre stai zitta. Mentre te ne vai.
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