In un mondo abituato ai gesti plateali e alle emozioni forti, è nato un trend che cambia le regole del gioco. Si chiama microflirt — un’arte sottile fatta di sguardi, parole e gesti delicati che trasmettono calore e sicurezza.
In un mondo abituato ai gesti plateali e alle emozioni forti, è nato un trend che cambia le regole del gioco. Si chiama microflirt — un’arte sottile fatta di sguardi, parole e gesti delicati che trasmettono calore e sicurezza. La psicologa e consulente Polina Tarasova lo definisce una “miniatura del grande flirt”, e oggi entriamo nel mondo del microflirt per scoprirne i segreti e imparare a praticarlo con eleganza.
Il microflirt (micro-flirting) non è un gioco di seduzione forzato né una strategia per catturare l’attenzione a tutti i costi. È come una carezza emotiva: uno sguardo, un sorriso, una domanda tipo “Come stai?” detta senza motivo apparente. Diversamente dal flirt tradizionale, qui non ci sono allusioni esplicite, ma tanto spazio per la fantasia e l’interpretazione personale.
Sul lavoro o a scuola: il flirt evidente sarebbe fuori luogo, mentre quello leggero crea un clima amichevole.
Nelle relazioni stabili: è più tenero un “pizzicotto d’amore” che un bacio appassionato in pubblico.
Come primo passo: è un’alfabeto sentimentale per chi ha paura di dichiarare il proprio interesse.
Incomprensioni: potresti pensare di aver mandato segnali chiari, ma l’altra persona non coglie nulla.
Gaslighting in versione soft: se flirti e poi dici “Ma no, ti sei immaginato tutto!”, chi è più sensibile potrebbe sentirsi ferito.
Gelosia nella coppia: il partner potrebbe interpretare l’attenzione verso qualcun altro come un “tradimento gestuale”. In questo caso, è fondamentale parlare apertamente dei confini.
Rispetta sempre i limiti degli altri.
Considera il contesto: ufficio, bar o cena in famiglia hanno regole diverse.
La sincerità deve essere reciproca: se noti disagio, rallenta.
Non fare nulla, se la cosa ti fa piacere.
Osserva: quella persona si comporta così anche con gli altri?
Ascolta le tue emozioni: quei segnali delicati ti fanno sorridere o ti mettono a disagio?
Parla apertamente: “Sono curiosa, stai solo facendo amicizia o stai cercando di flirtare?”
Il microflirt è come un sussurro in una stanza rumorosa — non si impone, ma si fa notare. E forse, proprio per questo, ci conquista.
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